Vai al contenuto

News

Sicurezza sul Lavoro, le sanzioni previste dal D.Lgs 81/08

Il Decreto Legislativo 81/08, testo di riferimento in materia di sicurezza sul lavoro, prevede all’articolo 55 le sanzioni per il datore di lavoro e il dirigente dovute al mancato rispetto della norma.
E’ importante sottolineare come tale articolo preveda una duplice applicazione, penale e amministrativa.

Definizioni, Sicurezza sul Lavoro: il datore di lavoro

Di cosa stiamo parlando? Dell’aspetto basilare legato al datore di lavoro: la sua definizione ai sensi del decreto legislativo 81/08. In questo articolo forniremo uno spaccato su quanto prescritto nell’articolo 2, accennando alla sua posizione globale.

La definizione normativa

La definizione del decreto legislativo 81/08 per il datore di lavoro, contenuta nell’art. 2, descrive questa figura come:

«”datore di lavoro”: il soggetto titolare del rapporto di lavoro con il lavoratore o, comunque, il soggetto che, secondo il tipo e l’assetto dell’organizzazione nel cui ambito il lavoratore presta la propria attività, ha la responsabilità dell’organizzazione stessa o dell’unità produttiva in quanto esercita i poteri decisionali e di spesa. Nelle pubbliche amministrazioni di cui all’articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, per datore di lavoro si intende il dirigente al quale spettano i poteri di gestione, ovvero il funzionario non avente qualifica dirigenziale, nei soli casi in cui quest’ultimo sia preposto ad un ufficio avente autonomia gestionale, individuato dall’Organo di vertice delle singole amministrazioni tenendo conto dell’ubicazione e dell’ambito funzionale degli uffici nei quali viene svolta l’attività, e dotato di autonomi poteri decisionali e di spesa. In caso di omessa individuazione, o di individuazione non conforme ai criteri sopra indicati, il datore di lavoro coincide con l’Organo di vertice medesimo».

 

Leggi tutto »Definizioni, Sicurezza sul Lavoro: il datore di lavoro

Definizioni, Sicurezza sul Lavoro: il lavoratore

Il Decreto Legislativo 81/08, pietra angolare del sistema di igiene e sicurezza sul lavoro in Italia da quasi un decennio, fornisce alcune definizioni autonome per meglio circoscrivere e descrivere il campo di applicazione della norma. In questo articolo forniremo una rapida descrizione della definizione di “Lavoratore” e le sanzioni previste dal testo normativo.

La norma all’articolo 2 descrive così il lavoratore:

“lavoratore”: persona che, indipendentemente dalla tipologia contrattuale, svolge un’attività lavorativa nell’ambito dell’organizzazione di un datore di lavoro pubblico o privato, con o senza retribuzione, anche al solo fine di apprendere un mestiere, un’arte o una professione, esclusi gli addetti ai servizi domestici e familiari. Al lavoratore così definito è equiparato: il socio lavoratore di cooperativa o di società, anche di fatto, che presta la sua attività per conto delle società e dell’ente stesso; l’associato in partecipazione di cui all’articolo 2549 e seguenti del codice civile; il soggetto beneficiario delle iniziative di tirocini formativi e di orientamento di cui all’articolo 18 della legge 24 giugno 1997, n. 196, e di cui a specifiche disposizioni delle leggi regionali promosse al fine di realizzare momenti di alternanza tra studio e lavoro o di agevolare le scelte professionali mediante la conoscenza diretta del mondo del lavoro; l’allievo degli istituti di istruzione ed universitari e il partecipante ai corsi di formazione professionale nei quali si faccia uso di laboratori, attrezzature di lavoro in genere, agenti chimici, fisici e biologici, ivi comprese le apparecchiature fornite di videoterminali limitatamente ai periodi in cui l’allievo sia effettivamente applicato alle strumentazioni o ai laboratori in questione; i volontari del Corpo nazionale dei vigili del fuoco e della protezione civile; il lavoratore di cui al decreto legislativo 1° dicembre 1997, n. 468, e successive modificazioni.

Leggi tutto »Definizioni, Sicurezza sul Lavoro: il lavoratore

Garanzia Giovani – SelfEmployment

Garanzia Giovani – SelfEmployment è una misura varata dall’Unione Europea, mutuata dall’Italia, per il contrasto alla disoccupazione giovanile. E’ un’azione rivolta all’autoimprenditorialità delle nuove generazioni e prevede finanziamenti a tasso zero fino ad un importo massimo di 50.000,00 euro.

Resto al Sud, 50.000 euro per ogni giovane che investe nel Mezzogiorno

Il Governo presieduto da Paolo Gentiloni ha varato lo scorso 20 giugno 2017 il decreto legge n. 91, contenente Misure di sostegno alla nascita e alla crescita delle imprese del Mezzogiorno, convertito dal Parlamento italiano con la Legge n. 123 del 3 agosto 2017. L’articolo 1 ha istituito il programma “Resto al Sud” con il quale sovvenzionare i giovani Under 35, sia uomini sia donne, che intendano investire nel Mezzogiorno fino ad un tetto massimo di € 200.000,00.

Il progetto è finanziato con complessivi 1,250 miliardi di euro prelevati dal Fondo per lo sviluppo e la coesione, ripartiti dal 2017 fino al 2025. Le Regioni potranno finanziare eventuali progetti imprenditoriali esclusi per l’esaurimento delle risorse disponibili con proprie risorse (art. 15-bis del decreto convertito in legge).

Leggi tutto »Resto al Sud, 50.000 euro per ogni giovane che investe nel Mezzogiorno

Infortuni sul lavoro, in Europa costano 476 miliardi

I costi per gli infortuni sul lavoro lievitano. Dopo l’ILO, l’organizzazione internazionale sul lavoro, interviene l’EU-OSHA, agenzia europea perla salute e sicurezza sul lavoro, sulla materia ed è chiara: nel Vecchio continente le malattie professionali e gli infortuni sul lavoro costano il 3,3 percento del Prodotto interno lordo. Circa 476 miliardi di euro all’anno.

Il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP)

Il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP) è una figura essenziale del Sistema sicurezza nelle aziende. E’, secondo la definizione dell’art. 2 del D.Lgs 81/08, una “persona in possesso delle capacità e dei requisiti professionali di cui all’art. 32 designata dal datore di lavoro, a cui risponde, per coordinare il servizio di prevenzione e protezione dai rischi”.

E’ un obbligo inderogabile del Datore di Lavoro la nomina del RSPP, che ne ricerca la figura prioritariamente all’interno della propria organizzazione aziendale ed eventualmente all’esterno. In alcuni casi, quando la complessità dell’impresa lo richieda e su decisione del Datore di Lavoro, il RSPP può essere affiancato da Addetti al Servizio di Prevenzione e Protezione (ASPP).

Il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP), il ruolo

Ma cosa fa il RSPP?

Il suo ruolo è essenzialmente consultivo. Il Datore di Lavoro deve rivolgervisi per assolvere i propri obblighi connessi alla Valutazione dei Rischi. Non ha poteri decisionali e neppure di spesa. Ha un ruolo tecnico, in quanto è esperto in Prevenzione e Protezione dei Lavoratori ai fini della Sicurezza.

Leggi tutto »Il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP)

Definizioni, Piccole Medie Imprese

La definizione Piccole Medie Imprese, conosciuta anche con l’acronimo di PMI, è uno dei concetti più utilizzati nell’ambito economico ed anche nel settore dei finanziamenti europei ha un forte rilievo.