In queste settimane mi sono confrontato sul primo soccorso con diversi clienti. Argomento topico: la necessità di possedere una cassetta di pronto soccorso. Il discorso era semplice, se la devo tenere cosa ci devo mettere dentro? Scontata la risposta “Guarda, si comprano già pronte all’uso in farmacia o presso rivenditori autorizzati”, ma dopo alcuni errori di acquisto mi tocca far seguire una riflessione sull’argomento.
Il Decreto Legislativo 81 del 2008, come ho ripetuto più volte, non è totalmente esaustivo. Ha radunato buona parte della normativa in materia di Sicurezza sul Lavoro, aggiornandola sostanzialmente in molteplici punti, ma alcune regolamentazioni sono rimaste al suo esterno. E’ il caso del Decreto Ministeriale 388 del 2003, che disciplina appunto il contenuto di tale dispositivi e dei pacchetti di medicazione. Vedremo in un apposito articolo (ecco il collegamento ad esso) se serve altro e quando bisogna possedere una cassetta di pronto soccorso o un pacchetto di medicazione.
Il Primo soccorso e il contenuto minimo della cassetta di pronto soccorso
- 5 paia di guanti sterili monouso;
- 1 visiera paraschizzi;
- 1 flaccone di soluzione cutanea di iodopovidone al 10% di iodio da 1 litro;
- 3 flacconi di soluzione fisiologica (socio cloruro – 0,9%) da 500 ml;
- 10 compresse di garza sterile 10 x 10 in buste singole;
- 2 compresse di garza sterile 18 x 40 in buste singole;
- Due teli sterili monouso;
- 2 pinzette da medicazione sterili monouso;
- 1 confezione di rete elastica di misura media;
- 1 confezione di cotone idrofilo;
- 2 confezioni di cerotti di varie misure pronti all’uso;
- 2 rotoli di cerotto alto 2,5 centimetri;
- un paio di forbici;
- 3 lacci emostatici;
- 2 confezioni di ghiaccio pronto all’uso;
- 2 sacchetti monouso per la raccolta di rifiuti sanitari;
- 1 termometro;
- 1 apparecchio per la misurazione della pressione arteriosa.
Contenuto minimo del pacchetto di medicazione
- Due paia di guanti sterili monouso;
- Un flaccone di soluzione cutanea di iodopovidone al 10% di iodio da 125ml;
- Un flaccone di soluzione fisiologica (sodio cloruro al 0,9%) da 250ml;
- Una compressa di garza sterile da 18 x 40 in buste singole;
- 3 compresse di garza sterile 10 x 10 in buste singole;
- Una pinzetta di medicazione sterile monouso;
- Una confezione di cotone idrofilo;
- 1 confezione di cerotti di varie misure pronti all’uso;
- Un rotolo di cerotto alto da 2,5 centimetri;
- Un rotolo di benda orlata alta cm. 10;
- 1 paio di forbici;
- Un laccio emostatico;
- Una confezione di ghiaccio pronto all’uso;
- 1 pacchetto di sacchetti monouso per la raccolta di rifiuti sanitari;
- istruzioni sul modo di usare i presidi suddetti e di prestare i primi soccorsi in attesa del servizio di emergenza.
Basta così?
Certamente non mi basta. O meglio, non vi deve bastare. Avere la cassetta di pronto soccorso o il pacchetto di medicazione è sicuramente utile per prevenire un problema, salvaguardare la vostra incolumità (ricordate che molti “imprenditori” lavorano direttamente nelle proprie aziende) e quella di chi opera per voi, ma non basta.
I dispositivi, ovvero la cassetta di pronto soccorso e il pacchetto di medicazione, devono essere utilizzabili.
Se avete lucidato la vostra bella cassetta, costata “illo tempore” un bel po’ di quattrini, e all’interno i prodotti sono tutti scaduti o in cattivo stato di conservazione: è come non averla.
Se avete “nascosto” la cassetta in un armadietto, magari sotto tanti gadget o attrezzi da lavoro, è come non averla.
Anche se non sono presenti tutti i prodotti nell’elenco sopra riportato, è come non averla.
Credo che a tutti stia a cuore ciò che si fa – lo vedo dal luccichio nei vostri occhi quando parlate dei sacrifici per mettere in piedi la vostra struttura – e come tutte le cose importanti della vita: bisogna porci attenzione.
Chi la usa?
La risposta più ovvia è “chi si è fatto male”, ma non è proprio così. L’infortunato ha bisogno di assistenza, quindi deve essere aiutato da chi ha una competenza a farlo.
Il Decreto Legislativo 81 del 2008 prevede la presenza di una squadra per le emergenze in azienda (può essere anche un solo addetto nel caso di piccole realtà, l’importante è che sia sufficiente in base alle vostre valutazioni aziendali) proprio a tale scopo. E chi viene nominato deve essere stato formato in materia a spese del datore di lavoro (ecco perché spesso è lo stesso datore di lavoro a nominarsi in tali ruoli). Ritornerò, però, sulla formazione specifica in una seconda sede.
Quanto mi costa se non mi adeguo?
Una ragione in più per chi non ragiona di cuore, ma di tasca, sono le possibili sanzioni applicabili.
Il TUSIC – Testo unico per la sicurezza sul lavoro, come viene chiamato il Decreto legislativo 81 del 2008 – menziona al comma 1 dell’articolo 45 che:
Il datore di lavoro, tenendo conto della natura della attività e delle dimensioni dell’azienda o dell’unità produttiva, sentito il medico competente ove nominato, prende i provvedimenti necessari in materia di primo soccorso e di assistenza medica di emergenza, tenendo conto delle altre eventuali persone presenti sui luoghi di lavoro e stabilendo i necessari rapporti con i servizi esterni, anche per il trasporto dei lavoratori infortunati.
Il grassetto è aggiunto per evidenziare la necessaria azione del Datore di lavoro, la cui inerzia può essere sanzionata con l’arresto da 2 a 4 mesi o con ammenda da 822,00 a 4.384,00 euro (attenzione le sanzioni sono state di recente “adeguate” al rialzo, a breve un articolo su questo argomento).
Tenuto conto che:
- la formazione può costarvi, se vi va malissimo, 200 euro iva inclusa (online vedo che i prezzi sono nettamente inferiori, come lo sono anche i nostri) per ogni persona formata;
- l’attestato di avvenuta formazione vale 3 anni dal rilascio;
- una cassetta di pronto soccorso “griffata dal miglior medico rianimatore e dell’emergenza” non va oltre i 200 euro (ancora una volta ho sparato in alto i costi, ma sul mercato ci sono valigette nettamente più economiche, basta ricordarsi di controllare attentamente i contenuti”
Spesa della massaia: massimo 400 euro a fronte del doppio come sanzione minima. Senza dimenticare due concetti molto più importanti:
- tutelare la vita umana
- molti datori di lavoro prestano la propria opera al fianco dei dipendenti, e se servisse a voi una medicazione?
Non dimenticate che siamo sempre al vostro fianco, se vi serve assistenza in materia di Sicurezza sul lavoro o volete maggiori informazioni sull’articolo appena letto, non esitate: compilate il modulo di contatto qui sotto, provvederemo a rispondervi quanto prima
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